My Bloody Valentine 3-D - San Valentino di Sangue in 3D, di Patrick Lussier (2009)

« Older   Newer »
  Share  
amosgitai
view post Posted on 11/5/2009, 00:38 by: amosgitai




Recensione
Remake del film “Il giorno di San Valentino” del 1981, diretto da George Mihalka e definito da Quentin Tarantino come il miglior slasher di tutti i tempi, “San Valentino di sangue 3D” mantiene l’atmosfera cupa ed asfissiante della piccola cittadina segnata nel bene e nel male dalla sua miniera, introducendo la nuova tecnologia 3D per la prima volta applicata ad un film horror. Ecco dunque che sin dai primi fotogrammi della pellicola lo spettatore si ritrova immerso all’interno della scena. La visione in 3D lascia subito senza fiato attraverso una definizione dei colori decisamente migliore di quella vista nelle pellicole 3D degli anni ’80. Gli oggetti lanciati verso il pubblico che si vede fucili e pistole puntati in faccia fanno il loro effetto. Peccato però che sia l’unica nota positiva, perché “San Valentino di sangue 3D” è un film pessimo, uno dei peggiori horror mai concepiti (o meglio copiati) da mente umana. Credo siano stati tanti i soldi sborsati dalla produzione per una campagna pubblicitaria planetaria che ha oliato al limite della corruzione riviste del settore e addetti ai lavori perché non è possibile credere alla frase attribuita a Wes Craven, famoso regista di film horror: “E’ follia assoluta, non vedevo un film così geniale da tanti anni”. Si spiega allora il perché il regista di Cleveland non sforna un film decente da tanti anni. Parole più assurde avrebbe proferito Frank Miller, fumettista e regista di successo: “E’ pauroso ed inquietante. E’ fatto molto, molto bene”. Ciò che è inquietante è che Miller sembra molto, molto “fatto”! Lascia senza parole che un sito come “horror.com” si conceda il lusso di scrivere: “E’ come i film horror di una volta, è perfetto”. Perfetto? Ma come si fa a prendere in giro il pubblico in siffatto modo? Il cinema non è un luna park e se “San Valentino di sangue 3D” offre qualcosa di decente è essenzialmente per lo spettacolo del 3D. La storia è infatti noiosa e scontata e se tutto si gioca sull’identità dell’assassino allora si comprende la pochezza della pellicola, dato che gli elementi che dovrebbero aiutare lo spettatore sono subito ben visibili per poi essere sconfessati con scene ingannevoli. Attori al limite del ridicolo (il cast è stato preso in buona parte dai serial TV d’oltreoceano) ai quali sono stati imposti una serie di situazioni e dialoghi imbarazzanti, senza un minimo di logica: la protagonista, ad esempio, si ricorda di azionare l’allarme del supermarket dove lavora soltanto dopo la morte dell’amica (perché non farlo subito, forse per il suo piacere perverso di assistere all’omicidio?). Soltanto una battuta fa davvero ridere di gusto (peccato sia davvero l’unica), e non viene qui riportata per lasciare almeno il piacere di scoprirla. La regia, il montaggio e la fotografia sono in parte ben orchestrati e chiaramente realizzati in modo da sfruttare al massimo il 3D. Ottimo il montaggio dei primi istanti del film (il regista Patrick Lussier ha lavorato in passato al montaggio di numerose pellicole) che lasciano sperare in qualcosa che poi in realtà annoia per tutto il resto della pellicola che prosegue tra momenti di sonnolenza ed omicidi eseguiti senza un filo di logica. Inutile poi la lunga scena di sesso, realizzata forse per attizzare i ragazzini accorsi al cinema.
“San Valentino di Sangue 3D” è un film che diverte soltanto i fanatici del 3D, un esempio su come questa tecnologia potrebbe essere in futuro utilizzata per spaventare e per affascinare lo spettatore, ma oltre la forma si pretende anche un po’ di sostanza. Gli amanti dell’horror rimarranno delusi da un film disonesto che in diversi punti osa offendere l’intelligenza dello spettatore per irriderlo con un finale tra i più dementi mai visti al cinema.

Voto 3D: 4,5
Voto 2D: 2,5




Edited by MetalAngel - 11/5/2009, 10:15
 
Top
4 replies since 22/3/2009, 13:13   279 views
  Share