Divenuto il torero più popolare di Spagna dopo una tormentata gioventù, Juan Gallardo (Rodolfo Valentino) sposa l'amata Carmen (Lila Lee). Un giorno però Juan incontra Doña Sol (Nita Naldi), vedova bella e fatale, della quale si invaghisce. Il nuovo legame, però, dura poco: la difficile situazione rende Juan inquieto, al punto che rimane ferito durante una corrida. Carmen insiste perché l'uomo abbandoni le corride, ma Juan decide di scendere un'ultima volta nell'arena per dimostrare tutto il suo valore. Quando però Gallardo vede Dona Sol con un altro uomo e il suo amico Plumitas il bandito (Walter Long) perire sotto i colpi di fucile della polizia, rimane sconvolto a tal punto che viene ucciso dal toro in combattimento.
Questo film ci mostra, a mio avviso, un Rodolfo Valentino in gran forma e nel pieno del successo con la Famous Players-Lasky (siamo nel 1922), in un ruolo che gli calza a pennello (la sua seconda moglie, Natacha Rambova, lo definisce come il miglior film mai offerto al marito). Efficacissimo anche il resto del cast: Lila Lee è perfetta come la moglie ingenua tutta "casa e chiesa", e per contrasto, magnifica anche "the other woman", interpretata da Nita Naldi, che non a caso per tutti gli anni 20 si era guadagnata il titolo di "the queen of the vamps". La coppia Rudy-Nita si riunirà in altri 3 film, sempre coi ruoli si seduttore sedotto e avvenente maliarda: Notte Nuziale e The hooded falcon (mai completato) del '24 e Cobra del '25.
Altrettanto famoso è il remake del 1941 con Tyrone Power, che però non è il
latin lover che fu Valentino, e Rita Hayworth, che, senza toglierle nulla, non è il tipo di
femme fatale che esige questo genere di storie, ruolo di cui la Naldi era magistrale interprete. Curiosa la presenza della grande diva dell'epoca di Valentino Alla Nazimova nella parte della madre di Carmen. Certo, nel '41 c'era il Technicolor e il pubblico poteva sentire la voce degli attori, ma secondo me tra le due versioni non c'è confronto. Non parliamo poi della versione dell'89 con Sharon Stone...
La celebre sequenza del "morso" di Dona Sol:
