Un bel film d'azione, godibilissimo e con il giusto ritmo, e con delle scene d'azione ben girate.
Al tempo stesso uno dei film più candidamente, ingenuamente ed accoratamente fasci che io abbia mai visto. Non a caso il personaggio più spaccone di tutti è soprannominato
il duce (pudicamente divenuto
il duca nella versione italiana).
La scena finale
con l'irruzione dei tre protagonisti nel tribunale
è uno sputazzo su tutti i passi avanti compiuti dalla civiltà e dal diritto dalla Rivoluzione francese ad oggi. Qualcuno si comporta male? Sparagli. I vicini approveranno e tu non diventerai peggiore delle tue vittime neppure quando il sangue ti arriverà alla caviglia. Anzi, sarai oggetto di rispetto e venerazione. Un santo, appunto.
Divertente Willem Dafoe nei panni del poliziotto gay (quindi cattivo, ecco che ci risiamo), spesso è decisamente sopra le righe ma crea un'utile distensione dell'atmosfera tra una strage e l'altra.
In conclusione, questo film è consigliato ai fan del cinema d'azione casinista ammesso che siano disposti a mettere in secondo piano l'impianto etico di fondo, e ai leghisti perchè ovviamente tutti i cattivi sono stranieri.
Wyatt fuckin' Earp!
