Cani arrabbiati - Semaforo rosso, Mario Bava

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ll Dandi
view post Posted on 12/2/2008, 23:07




Cani arrabbiati - Semaforo rosso

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Un film di Mario Bava. Con Riccardo Cucciolla, Lea Lander, Maurice Poli, Don Backy, George Eastman, Erika Dario. Genere Hard boiled, colore 96 minuti. - Produzione Italia 1974.

Claustrofobico incubo on-the-road, questo titolo segna una decisa virata verso il realismo da parte del più osannato tra i maestri dell'horror italiano: Mario Bava. Poco nota in patria perchè edita due decenni dopo la realizzazione, l'opera si presenta come un concentrato di cruda violenza, colpi di scena e feroce bastardaggine: cocktail votato all'intrattenimento in grado di fare cassa all'epoca quanto di ispirare i massimi esponenti del prolifico filone/carrozzone del pulp moderno. Inutile quanto imbarazzante sottolineare le assonanze tra "Rabid Dogs" (questo il titolo inglese) e "Reservoir Dogs" (Le Iene) di Tarantino, che si può considerare a ben donde un ispirato ed ironico remake del film di Bava.
Quattro delinquenti rapinano una banca ma qualcosa va storto, la polizia interviene e uno di loro viene ucciso. I tre rimasti riescono in qualche modo a fuggire in auto con il bottino ed a prendere in ostaggio un uomo, un bambino ed una donna. I membri della banda si chiamano tra loro con dei soprannomi: "il dottore" è il cervello del gruppo mentre "bisturi", esperto di lame, e "32", concorrente diretto del mitico John Holmes in quanto a centimetraggio, sono sgherri da bassa macelleria. Tra caselli e autogrill, in corsa continua sulle autostrade italiane, pura bestialità e frizioni interne alla banda porteranno ad esiti imprevedibili. Girato quasi interamente nell'abitacolo di un'auto, Rabid Dogs è duro da digerire, volgare al limite del sopportabile, sporco e sudato come i protagonisti, cani rabbiosi e famelici. Il titolo, affondando le mani nell'improponibile, offre un intrattenimento malsano ma efficace, scandito da ritmi e sequenze care al cinema di Bava, che non si smentisce nell'esprimersi senza inibizioni di sorta. Sprezzante, disturbante, a tratti insostenibile ritratto dei baratri più profondi della basezza umana, ma anche capolavoro del thrilling di genere.

Un film rozzo, violento ma di mestiere che nonostante la monotomia del racconto riesce a non annoiare e a sorprenderti con i colpi di scena. Claustrofobico, quasi tutto il film girato dentro una macchina. Incubo on the road e capolavoro del genere.
VOTO: ***
 
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Dott.Trash
view post Posted on 1/3/2008, 13:20




E' uno dei pochi film di Bava senior che mi manca! Quando lo vedo lascio poi un commento!
 
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1 replies since 12/2/2008, 23:07   1097 views
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